Presidente, la prima domanda è obbligatoria: come mai, dopo la sua straordinaria vittoria che l'ha consacrata Reginetto, così tanto tempo prima di bandire il nuovo concorso?
PR: Sono stati mesi alquanto pienotti. Sa, essere Reginetto non è cosa da tutti. È un compito molto impegnativo che richiede spirito di sacrificio e abnegazione assoluti.
In questi lunghi mesi da Reginetto mi sono dedicato a tutte quelle attività a cui noi reginetti non ci possiamo sottrarre: feste di gala, balli, visite alle ambasciate, colazioni di rappresentanza. Tutte cose che hanno assorbito ogni minuto della mia Regale giornata e –va detto– tutte cose che possono anche rivelarsi stancanti.
Però mi ero preso l'impegno con gli altri concorrenti di bandire entro il 2008 il nuovo concorso (e un nuovo sistema di regole per gestirlo) in modo tale da dare anche a loro la possibilità di diventare Reginetti e quindi… eccomi qua.
E perchè proprio il tema della malattia?
PR: Come le dicevo poc'anzi, il ruolo del Reginetto può essere molto stancante e, anche quando appagante, può rivelarsi fiaccante per il corpo.
E così anche io, nei mesi scorsi, ahimè, mi sono ammalato.
Ma è stato proprio dalla malattia che è nata l'idea del tema del concorso: ho pensato infatti che così come tutti possiamo ammalarci, tutti possiamo ambire a diventare Reginetti.
E ciò a me sembra bellissimo, soprattutto ora che sono guarito.
Cosa si aspetta dai concorrenti a questa nuova edizione del concorso?
PR: Prima di tutto che si divertano nell'affrontare il tema proposto. E che magari, descrivendo agli altri la propria malattia, che vogliano raccontare qualcosa di sé e della propria vita. E poi, sì, mi aspetto anche che questa volta Massimo venga capito.
E quale sarà questa volta il luogo dove si svolgerà la consueta "magnata" abbinata al concorso?
PR: Stiamo valutando diverse opzioni ma, al momento, non abbiamo ancora scelto né luogo né data. Entrambi comunque verranno comunicati prossimamente proprio qui sul blog.
8 anni fa
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