giovedì 1 gennaio 2009

Del registro e della lunghezza.

(Coff! Coff!)

Con il nuovo anno (auguri!!) arrivano dai concorrenti le prime richieste di chiarimento sul registro che si dovrà adattare nella stesura del tema e sulla lunghezza dello stesso.

Procediamo qui con ordine.

Il registro.
Come alcuni di voi hanno notato, da nessuna parte del Regolamento è stato specificato il registro che i concorrenti dovranno scegliere per lo svolgimento del tema.
Dovrà essere un testo umoristico come nelle precedente edizioni del concorso? Oppure, visto il tema della malattia, è richiesta una plumbea serietà nell'esposizione?
Ebbene, la mia idea è che ci sia libertà assoluta nel registro da adottare per descrivere la propria malattia.
Ognuno sarà libero di scegliere se far "ridere" (magari con l'uso del paradosso) oppure di far "piangere" con il più rigoroso realismo descrittivo.
Oppure, ancora meglio, di far ridere e piangere insieme, come solo le opere più grandi sono in grado di fare.

La lunghezza.
Alcuni (tipo Ren) hanno sollevato l'obiezione che due pagine di tema da scrivere potrebbero esser un po' troppe: meglio una roba da 10-20 righe e via di leggerezza.
Ebbene, a tutti costoro (tipo ad es. a Ren) ricordo che il foglio che vi verrà consegnato e su cui dovrete scrivere il vostro tema, sarà un foglio di quaderno (piccolo, non quadernone) e non certo un foglio protocollo.
Di più, sarà un foglio di quaderno da prima elementare, con le righe piccole e quelle grandi insieme.
Il che vuol dire che se togliamo lo spazio (della prima facciata) in cui sarà scritto il titolo del tema, le righe da scrivere per occupare due facciate (visto che nella terza ci va il disegno e nella quarta i giudizi) si riducono alquanto.
Su un altro versante, però, abbiamo altri (tipo Erika) che non vorrebbero limiti di lunghezza per la stesura del tema.
A costoro posso solo consigliare di buttare giù il tema in "brutta" e poi, ricopiandolo in bella sul foglio fornito per il concorso, scrivere nel modo più piccolo possibile.
Insomma, su due facciate di quaderno ci possono stare nello stesso tempo tante e poche parole.

(Coff! Coff!)

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